La prova costume di avvicina inesorabile e come ogni anno ha avuto inizio la corsa alla dieta fai da te più facile per ottenere risultati evidenti in poco tempo. Ma come reagisce il nostro organismo? Siamo sicuri che a un dimagrimento repentino coincida anche un mantenimento ottimale dello stato di salute del nostro corpo? Quali sono gli errori da non commettere assolutamente? Quale alimentazione privilegiare? E ancora: come può aiutarci la natura? Per orientarci in questa serie di dubbi, abbiamo chiesto una mano alla Dott.ssa Patrizia Milza, biologa nutrizionista, specialista in Scienza dell’Alimentazione e in Scienza e Tecnica delle piante officinali, consulente e libera professionista in diversi studi professionali.

Diete fai da te, ricevute da amici e conoscenti o recuperate online, c’è da fidarsi?

La dieta rappresenta uno “stile di vita” e deve essere personalizzato, per cui è sempre meglio avere oltre a dei consigli generali anche una valutazione sulle necessità personali e spesso il “fai da te” non è sufficiente ma peggiora la situazione.

Quali sono gli errori più comuni che andrebbero invece evitati?


L’errore che spesso si commette è quello di saltare i pasti pensando così di dimagrire più velocemente, oppure di eliminare completamente alcuni gruppi di alimenti dalla propria alimentazione.


Quali alimenti privilegiare e perché?


Le verdure di stagione con la frutta sono un valido aiuto per chi vuole mantenere o ritrovare la forma, sono ricche di nutrienti, di fibre e di acqua, sono alimenti a bassa densità calorica e aiutano a raggiungere il senso di sazietà. 
Va aggiunta la giusta quantità di cereali preferibilmente integrali e di legumi come fonte di carboidrati complessi e di proteine vegetali.
Possiamo aggiungere le proteine animali derivanti da pesce o carni bianche magre, mentre i formaggi sia freschi che stagionati vanno assunti con moderazione.

Basta un’alimentazione sana o possiamo ricevere un ulteriore aiuto dalla natura?


Noi ci alimentiamo ogni giorno della nostra vita per cui è importante trovare alimenti sani, biologici, di stagione e del territorio, che arrivino da una filiera di produzione controllata e corta, che contengano i giusti nutrienti che ci permettono di fare funzionare al meglio il nostro metabolismo.
Possiamo trovare nel regno vegetale delle piante contenenti dei fitocomplessi in grado di aiutare il nostro organismo a svolgere al meglio determinate funzioni metaboliche.

Perché gli integratori a base di Momordica charantia L. sono un coadiuvante utile nelle diete ipocaloriche volte alla riduzione del peso corporeo?


Molto spesso quando si deve perdere peso ci si trova anche ad affrontare delle problematiche metaboliche legate al metabolismo degli zuccheri e dei grassi, ,ecco che dal mondo della fitoterapia ci può venire in aiuto una pianta, importante per tanti paesi delle zone tropicali dove trova un utilizzo sia come alimento che in forma di estratto utilizzato nelle pratiche mediche cinesi, indiane e africane.

La Momordica charantia L. o Bitter Melon, famiglia delle Cucurbitaceae, è una pianta largamente studiata per le sue proprietà ipoglicemizzanti e antiossidanti, uno dei costituenti principali è rappresentato dalla charantina, un peptide con funzione simile all’insulina (plant -insulin), in grado di stimolare le cellule ß dell’isola di Langerhans nel pancreas, favorendo il metabolismo dei carboidrati e la captazione del glucosio a livello cellulare, soprattutto nel tessuto muscolare scheletrico. Stimola quindi il corpo a elaborare meglio i cibi utilizzando meglio i carboidrati e neutralizzando gli squilibri dell’insulina.

La sua frazione saponinica è responsabile inoltre dell’inibizione delle lipasi pancreatiche con conseguente diminuzione dell’ assorbimento di lipidi a livello intestinale.
I livelli di trigliceridi e di LDL ematici tendono ad abbassarsi mentre la frazione di HDL, il colesterolo buono, tende ad aumentare, migliorando quindi il profilo lipidico, possiamo quindi considerarla un riattivatore metabolico.

Possono produrre degli effetti indesiderati? Come evitarli?


Gli integratori a base di Momordica possono essere presi in associazione ad un piano alimentare bilanciato quando ci sia una necessità di migliorare la tolleranza verso il glucosio e si voglia migliorare il profilo lipidico, ovviamente se la persona assume farmaci il terapeuta deve valutare le possibili interazioni e controindicazioni, soprattutto in persone già trattate con ipoglicemizzanti e in caso di gravidanza.

A chi consiglierebbe di affiancare a una corretta alimentazione questo tipo di integratore?


Alle persone che si trovano con valori di zuccheri nel sangue vicino al limite, alle persone con un girovita importante, obesità centrale, in cui potrebbe essere utile un aiuto alla dieta per ottenere migliori risultati a livello metabolico.

Cosa ne dite cari lettori e lettrici... prova costume superata?