Durante i giorni del ciclo molte donne lamentano problemi di regolarità intestinale, pancia gonfia, dolori addominali e difficoltà a svuotare l'intestino. Questa alterazione dell'equilibrio del microbiota, nota come disbiosi intestinale, può essere risolta partendo dall'alimentazione e dall'attività fisica e accompagnata dall'assunzione di integratori naturali a base di estratti vegetali che facilitano la regolare motilità gastrointestinale e l’eliminazione dei gas. Continua a leggere per scoprire cosa succede all'intestino durante ciclo, gravidanza e menopausa e come ritrovare la regolarità.


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Soffri anche tu di disbiosi intestinale pre-ciclo?

Uno stile di vita scorretto, caratterizzato da un’alimentazione squilibrata, fatta di cibo spazzatura (junk food), zuccheri raffinati, bevande zuccherate, grandi quantità di grassi saturi ed eccessive quantità di proteine di origine animale, può portare a un’alterazione (disbiosi) dello stato di equilibrio del microbiota e avere conseguenze dannose per la salute.

Da una dieta ricca di proteine e povera di carboidrati deriva, ad esempio, una minore produzione di metaboliti SCFA e un aumento di metaboliti tossici, ammoniaca, fenoli e acido solforico che altera il microbiota e danneggia la struttura dei tessuti dell'intestino causando un'infiammazione della mucosa del colon. Anche il fumo, l'abuso di alcol e una vita sedentaria influiscono negativamente.

L’alterazione dell’alvo può essere una delle conseguenza di questo mancato equilibrio microbico (eubiosi).

Questa incapacità nel riuscire a svuotare l'intestino può rendere le feci secche, dure e nodose, oltre che insolitamente grandi o piccole. Si tratta di un disturbo piuttosto comune che può riguardare sia gli adulti che i bambini, anche se a soffrirne più spesso sono le donne.

Durante la fase premestruale è molto frequente avere alterazioni dell’alvo. Ci sono donne che riportano diarrea, per altre invece è molto frequente incorrere in stitichezza.

L’intestino rappresenta infatti il tetto dell’utero. Durante il ciclo mestruale l’utero aumenta di volume e occupa molto più spazio all’interno del bacino: se l’intestino è duro e gonfio l’utero nell’espandersi incontrerà una grossa resistenza, causando forte congestione e dolore.

In molte donne, inoltre, c’è un collegamento anatomico diretto fra l’intestino e le ovaie. In particolare l’intestino cieco spesso presenta un legamento che lo unisce all’ovaio destro. Questo legame può causare quindi forti correlazioni tra dolore ovarico e intestinale.

Cosa succede all’intestino durante il ciclo mestruale

Sono stati condotti vari studi che hanno avvalorato l’ipotesi che intestino irritabile e genetica femminile siano strettamente correlati. Parlare di singoli geni in grado di scatenare la sindrome del colon irritabile sarebbe però scorretto, anche se le evidenze scientifiche concordano nell’associare questo disturbo più frequentemente alle donne.

Stessa ragione per cui potrebbe non essere un caso che i sintomi - crampi, mal di pancia, stipsi alternata a diarrea, pancia gonfia, con un'attenuazione subito dopo l'evacuazione - nelle donne tendano ad accentuarsi durante il periodo mestruale.

Alterazioni dell’alvo in gravidanza e in menopausa

L’aumento del progesterone che si verifica durante la gravidanza riduce la contrattilità della muscolatura liscia intestinale, prolungando il tempo del transito gastrointestinale, che risulta notevolmente aumentato nel secondo e terzo trimestre (da 125 a 137 minuti) rispetto al primo trimestre di gravidanza o al post-partum (da 75 a 99 minuti).

In aggiunta, gli effetti compressivi dell'utero gravido possono portare a una ostruzione meccanica dell'intestino. Altre cause, invece, includono una diminuzione dell’attività fisica materna, ansia, eventuale integrazione di ferro e ridotta assunzione di liquidi. Comunemente, molti di questi fattori si combinano nel corso della gravidanza e se questi sintomi sono già presenti al momento del concepimento, tendono a peggiorare durante la gravidanza.

Stai allattando? Ecco come favorire la regolarità dell’intestino.

Anche in menopausa, come per gli altri stati della vita di una donna, l’alterazione dei livelli serici di progesterone ed estrogeni sono causa scatenante di problemi gastrointestinali, tra cui la difficoltà ad evacuare.

Oltre a questo, è spesso presente un indebolimento dei muscoli pelvici, che rendono quindi difficile la defecazione.

Per questo è importantissimo mantenere uno stile di vita sano, praticando attività fisica mirata come pilates e yoga.

Come capire se hai davvero problemi con la regolarità intestinale?

Le normali abitudini intestinali variano da persona a persona e questo può influire, soprattutto in un periodo particolare per l'organismo come quello del ciclo o durante la gravidanza.

Quando la frequenza di evacuazione è minore di tre volte la settimana o sono presenti due o più dei disturbi elencati sotto, si parla di squilibrio intestinale:

  • Difficoltà o dolore al passaggio delle feci
  • Eliminazione di feci dure, secche e nodose
  • Difficoltà abituale a svuotare completamente l’intestino
  • Sensazione di incompleta fuoruscita delle feci
  • Eccessivo sforzo nella defecazione
  • Necessità di aiutarsi manualmente per estrarre le feci
  • Bisogno di supposte, clisteri o lassativi, anche naturali per evacuare
  • Mancanza di stimolo


In questi casi è opportuno intervenire con accorgimenti sulla dieta, l’attività fisica svolta e con rimedi dolci per aiutare il transito delle feci. Ecco alcuni suggerimenti per stimolare un intestino pigro.

La presenza di dolori addominali può far sospettare la sindrome dell’intestino irritabile. Se poi sono presenti anche sanguinamento rettale o l'incapacità ad emettere aria e/o vomito, è consigliato rivolgersi con urgenza al medico curante per gli opportuni accertamenti.

Rimedi naturali per l'intestino pigro, prima e durante il ciclo

Seguire uno stile di vita sano e una dieta equilibrata, sia nella qualità che nella quantità degli alimenti, fare attività fisica, evitare il fumo e l'abuso di alcol, sono tutti fattori che influiscono positivamente sullo stato di salute del microbiota.

L’alimentazione è sicuramente il punto di partenza per garantire il benessere intestinale e di conseguenza può limitare i fastidiosi disturbi legati al ciclo mestruale. Ecco cosa inserire nella tua dieta per recuperare la regolarità intestinale, soprattutto in quei giorni:

  • Grassi vegetali insaturi
  • Poche proteine di origine animale
  • Carboidrati provenienti da alimenti integrali
  • Fibre

Proprio dalla fermentazione delle fibre vengono prodotti gli acidi a catena corta (SCFA). Essi rappresentano una fonte di energia per le cellule epiteliali intestinali e sono in grado di modulare la risposta immunitaria intestinale. Inoltre, dopo essere stati assorbiti, sembrano influenzare anche il metabolismo dei grassi e degli zuccheri.

Le fibre contribuiscono poi anche ad abbassare il pH dell'ambiente intestinale, elemento molto importante perché influenza la composizione del microbiota. In particolare, il pH basso crea un ambiente sfavorevole allo sviluppo di batteri potenzialmente dannosi (produttori di metaboliti negativi come le ammine e l'ammoniaca), mentre favorisce l'assorbimento dei minerali.

Per favorire la regolarità intestinale è quindi consigliato optare per una dieta mediterranea, basata principalmente sul consumo di alimenti di origine vegetale come cereali, meglio se integrali, verdure, insalate, legumi, frutta fresca e secca, e fare un consumo moderato di alimenti di origine animale come pesce, carne bianca, latticini e uova.

L’attività fisica mirata è un’altra arma vincente per aiutare la donna che si trova a dover affrontare crampi e alterazioni dell’alvo. Yoga e pilates risultano essere le pratiche più indicate in quanto, andando a lavorare sul core (zona centrale del complesso coxo-lombo-pelvico-addominale) e sulla distensione muscolare, aiutano a ritrovare l’equilibrio non solo mentale ma anche fisico.

Talvolta è consigliabile associare a queste due attività anche dei rimedi con estratti vegetali in grado di agire su più fronti:

  • Senna, rabarbaro, tamarindo per la regolarità del transito intestinale
  • Millefoglio, anice, cumino, finocchio, coriandolo per la regolare motilità gastrointestinale e l’eliminazione dei gas
  • Rabarbaro, millefoglio, anice, cumino, finocchio, coriandolo per la funzione digestiva


Per le donne in gravidanza è consigliabile evitare l’utilizzo di estratti che potrebbero essere potenzialmente irritanti e quindi è preferibile una soluzione più dolce con fichi e manna.


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Bibliografia:

  • ISS: Istituto Superiore di Sanità